di Lidia
La sera dopo aver partorito il mio secondo figlio con parto cesareo, una partoriente travagliava nella stanza accanto alla mia e dopo un po’ le infermiere m’hanno detto che aveva partorito spontaneamente. Io mi sono sentita depressa e l’ho invidiata tremendamente quasi odiandola, solamente perché era riuscita in cio’ che a me non era riuscito.
Ecco il mio triste ricordo del parto cesareo !
E’ vero : ho vari motivi personali per odiarlo :
1) il mio primo figlio e’ nato con parto spontaneo in sole tre ora, senza epidurale e senza praticamente sentire quasi alcun dolore, tranne per i punti dell’episiotomia. Percio’ tutti mi dicevano : « se il primo e’nato cosi’
veloce, figurati il secondo ! » E invece il secondo non e’ voluto uscire fino alla 42a settimana
2) Ma non sono convinta che il cesareo fosse necessario : e’vero che quando mi hanno rotto le acque per stimolare il travaglio, il monitoraggio ha iniziato a segnalare degli sbalzi del cuore del bambino. Pero’ leggendo tante cose, ho scoperto che ci sono altri modi di indurre il parto o comunque di far muovere il bambino che ha il cordone sulla spalla, come il mio – anzi spesso e’proprio la rottura delle acque che fa scendere il bambino in modo da farlo incastrare con il cordone !!!
3) Non sono riuscita a trovare la posizione giusta per allattare sdraiata a letto e doverlo fare a causa del doloroso taglio all’addome mi ha causato ragadi fastidiose che hanno reso molto piu’ difficoltoso l’allattamento del secondo figlio rispetto a quello degli altri due
4) E ultimo ma non ultimo, psicologicamente non essere riuscita a partorire spontaneamente mi ha depresso terribilmente !! 5) Forse anche per questo, o perche’ non avevo mai subito interventi chirurgici precedentemente, ho sentito dolore alla ferita per mesi e ancora dopo un anno mi dava fastidio non avere la percezione di quella parte dell’addome tagliata. Rabbrividisco ancora oggi ogni volta che mi tocco o vedo la
cicatrice !!!
Ecco perche’ quando ho chiesto al ginecologo quanto tempo doveva passare prima di poter partorire un altro figlio spontaneamente e lui mi ha detto «signora ma chi glielo fa fare?» ho pensato subito «Io cambio ginecologo!». Desideravo avere un terzo figlio e sapevo che
in molti altri paesi del mondo non é assolutamente obbligatorio e scontato che dopo un cesareo si debba fare un altro cesareo.
Allora perche’ non provare a partorire spontaneamente dopo un cesareo?
Grazie a delle amiche straniere mi sono trovata un ginecologo, il dott. Naumann, che mi ha dato la possibilita’ di provare a partorire spontaneamente la mia terza figlia. E sapete una cosa? Ce l’ho fatta, come, a quanto mi hanno detto, tante altre donne che hanno tentato!
Non e’ una cosa cosi’ eccezionale o assurda come ti fanno capire la maggiorparte dei medici italiani. C’e un rischio, certo, e ci vuole una brava equipe pronta a cogliere i segnali di un’eventuale complicazione e ad intervenire velocemente. Ma perche’ il cesareo e’una
passeggiata? E allora perche’nessuno parla dei suoi rischi e senti delle donne chiedere il cesareo solo perche’ hanno paura del dolore del parto spontaneo? Ma per me non cé’ paragone sui dolori dell’uno e dell’altro! Dopo questo mio terzo parto spontaneo ero in piedi un’ora dopo la nascita e uscita dalla clinica ero attiva e in forma come prima, complice l’adrenalina della gioia di essere riuscita ad evitare di farmi tagliare a meta’ un’altra volta e di poter tornare a casa ad occuparmi subito dei miei tre figli tutta intera!
Ma molte donne purtroppo ignorano troppe cose della gravidanza e del parto perché vengono tenute all’oscuro o perche’ non hanno ricevuto il giusto supporto. Solo dopo esserci passate la prima volta si scopre che differenza incredibile faccia l’ostetrica giusta ! E qui non posso che ringraziare tutta l’equipe dell’associazione Nascere e Crescere e soprattutto AnnaMaria Gioacchini, l’ostetrica che mi ha seguito per questa terza esperienza e che per me e’ un mito !!! Quasi quasi mi verrebbe voglia di fare un altro figlio solo per seguire un altro corso pre e postparto con lei : – ) !!! Scherzi a parte, in lei e nella sua esperienza ho trovato finalmente tutto quello che mi era mancato le volte precedenti, deludendo
profondamente le aspettative che mi ero creata leggendo e informandomi. Perché tutti i libri parlano della gravidanza, del parto e del puerperio come eventi naturali e connaturati alle donne, che per questo hanno il diritto di chiedere e pretendere, quando possibile, risposte e assistenza adeguata alle loro necessita’ e desideri e non alla comodita’ e agli interessi dei medici e dei sanitari. Del resto siamo noi donne che partoriamo i figli, anche nei posti piu’remoti della terra! E allora, sapremo anche cosa e’ meglio per noi: basta chiedere con determinazione e non lasciarsi intimidire.
Per concludere saro’ ben felice di fare due chiacchiere con chiunque voglia provare un parto spontaneo dopo un cesareo perche’ per esperienza personale non potro’ che difendere sempre a spada tratta il parto spontaneo!!!
Lidia